La password e il cellulare

password“I vostri genitori hanno le password dei vostri cellulari, dei vostri PC e dei vostri profili Social?”

“No, le mie password sono segrete!”

“Io non ho le password dei dispositivi digitali di mio/a figlio/a ormai ha diritto alla sua privacy!” “ma quanti anni ha?” “è grande, fa le medie!”

Rimango sempre un po’ perplessa quando ricevo queste risposte oppure quando si alzano tante mani in classe per confermare l’assoluta segretezza della propria passaword.

Provo a formulare qualche pensiero:

I ragazzi in adolescenza da un lato, sentono la presenza dell’adulto come invadente, spesso giudicante e forse un po’ oppressiva; dall’altro vogliono che l’adulto sia presente e attento alla loro vita.

Se tolgono l’amicizia ai genitori sui Social e mantengono segrete le loro password, di quale presenza stiamo parlando?

smartphoneIo credo che sia necessario trovare un giusto equilibririo tra “controllo trasparente” e fiducia. Il “controllo trasparente” è quello che c’è ma non si vede, è uno stare alle spalle senza essere visto ma solo percepito; lapresenza del genitore più come porto sicuro che come giudice.

Essere consapevoli che l’adulto, se vuole, può sapere tutto, ma in linea di massima si fida del proprio figlio permette di far percepire al ragazzo/a la giusta distanza.

Creare un rapporto di fiducia però richiede capacità di mediazione e coerenza che non si possono improvvisare, vanno costruiti nel tempo e dimostrati con l’esempio.

Concludo con una provocazione: gli adulti sono responsabili dei propri figli, non avere le password significa essere esposti e forse anche farli sentire un po’ soli.

Una risposta a "La password e il cellulare"

  1. monicadalessandropozzi 21 marzo 2015 / 09:51

    L’ha ribloggato su trafantasiapensieroazionee ha commentato:
    Elisa ha colto nel punto…e credo che la solitudine di figli e figlie adolescenti sia molto visibile.Basta saperla vederla e come adulti abbiamo il dovere di farlo…anche di chiedere la password. Ma leggete è molto interessante.

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